venerdì 27 febbraio 2015

Dick (Totò)





Tengo 'nu cane ch'è fenomenale,
se chiama "Dick", 'o voglio bene assaie.
Si perdere l'avesse? Nun sia maie!
Per me sarebbe un lutto nazionale.
Ll 'aggio crisciuto comm'a 'nu guaglione,
cu zucchero, biscotte e papparelle;
ll'aggio tirato su cu 'e mmullechelle
e ll'aggio dato buona educazione.


Gnorsì, mo è gruosso.è quase giuvinotto.
Capisce tutto... Ile manca 'a parola.
è cane 'e razza, tene bbona scola,
è lupo alsaziano,è polizziotto.


Chello ca mo ve conto è molto bello.
In casa ha stabilito 'a gerarchia.
Vo' bene ' a mamma ch'è 'a signora mia,
e a figliemo isso 'o tratta da fratello.


'E me se penza ca lle songo 'o pate:
si 'o guardo dinto a ll'uocchiemme capisce,
appizza 'e rrecchie, corre, m'ubbidisce,
e pe' fa' 'e pressa torna senza fiato.


Ogn'anno, 'int'a ll'estate, va in amore,
s'appecundrisce e mette 'o musso sotto.
St'anno s'è 'nnammurato 'e na basotta
ca nun ne vo' sapè: nun è in calore.


Povero Dick, soffre 'e che manera!
Porta pur'isso mpietto stu dulore:
è cane, si ... . ma tene pure 'o core
e 'o sango dinto 'e vvene... vo 'a mugliera...





Traduzione

Ho un cane che che è fenomenale
si chiama Dick e gli voglio bene assai
Se dovessi perderlo? Non sia mai!
Per me sarebbe un lutto.

L'ho cresciuto come un ragazzo
con zucchero, biscotti e pappe;
l'ho tirato su con le mollichine
e gli ho dato una buona educazione.

Signor sì, ora è grande, è quasi giovanotto,
Capisce tutto...Gli manca la parola
è cane di razza, ha fatto una buona scuola
è un lupo alsaziano, un cane poliziotto.

Quello che vi racconto è molto bello.
In casa ho stabilito una gerarchia
Vuole bene a mamma che è mia moglie
e i miei figli li tratta da fratelli.

Lui crede che sono il padre:
se lo guardo negli occhi lui mi capisce
raddrizza le orecchie, corre e mi ubbidisce,
e per fare presto torna senza fiato.

Ogni anno, quando è estate, va in amore
si immalinconisce e mette il muso a terra.
Quest'anno si è innamorato di una bassotta
che non ne vuole sapere: non è in calore.

Povero Dick: ne soffre molto!
Porta pure lui in petto questo dolore:
è cane si, ma ha anche lui un cuore
gli scorre anche a lui il sangue nelle vene.... vuole una moglie!

domenica 8 febbraio 2015

Pulcinella

Pulcinella(Pucciod'Aniello)
(napoletanoPullecenella) è una maschera acerrana della commedia dell'arte.

La maschera di Pulcinella come la conosciamo oggi, è stata inventata ufficialmente a Napoli dall'attore Silvio Fiorillo nella seconda metà del Cinquecento, ma il suo costume moderno fu inventato nell'Ottocento da Antonio Petito. Infatti, in origine, la maschera di Fiorillo indossava un cappello bicorno (diverso da quello attuale "a pan di zucchero") e portava barba e baffi. Le origini di Pulcinella sono però molto più antiche. 
Le ipotesi sono varie: c'è chi lo fa discendere da “Pulcinello” un piccolo pulcino perché ha il naso adunco; c'è chi sostiene che un contadino di Acerra, Puccio d'Aniello, nel '600 si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passaggio nel suo paese.
Pulcinella come personaggio del teatro della commedia dell'arte nasce ufficialmente con una commedia del comico Silvio FiorilloLa Lucilla costante con le ridicole disfide e prodezze di Policinella, scritta nel 1609 ma pubblicata soltanto nel 1632 dopo la morte dell'autore.
Il nome di Pulcinella è cambiato nel corso degli anni, anticamente era Policinella, come si vede dal titolo della commedia di Fiorillo, o Pollicinella. Al di là della Commedia dell'Arte il personaggio di Pulcinella si è sviluppato autonomamente nel teatro dei burattini, di cui è ormai l'emblema.
Il Pulcinella burattino non è più servo e servitore, ma un archetipo di vitalità, un anti-eroe ribelle e irriverente, alle prese con le contrarietà del quotidiano e i nemici più improbabili. Il Pulcinella delle guarattelle è un protagonista assoluto, che affronta e sconfigge tutti i suoi avversari.
Eduardo De Filippo  vestì spesso i panni di Pulcinella, soprattutto all'inizio di carriera. Nel settembre 1958 a Milano per inaugurare la stagione del Piccolo Teatro mise in scena un felice adattamento della commedia di Pasquale Altavilla Pulcinella in cerca della sua fortuna per Napoli. Nel 1957 scrive Il figlio di Pulcinella, commedia in cui il trickster partenopeo vecchio e servile muore riscattato dal figlio venuto dagli Stati Uniti che ha deciso di togliersi la maschera per non essere più assoggettato.
E inoltre: Enzo Cannavale , nel 1982 interpreta in Giuramento di Alfonso Brescia un emigrato napoletano a New York che per sbarcare il lunario interpreta la maschera di Pulcinella per feste private e di piazza.
Massimo Ranieri  nella stagione teatrale 1986-87 è stato un raffinato interprete dello spettacolo teatrale "Pulcinella" di Maurizio Scaparro.

Massimo Troisi  fu anche lui un buon Pulcinella, con il film di Ettore Scola Il viaggio di Capitan Fracassa del 1990 portando la sua versione della maschera napoletana sul grande schermo.

martedì 3 febbraio 2015

Felicità (Totò)

Felicità !
Vurria sapè ched'è chesta parola,
vurria sapè che vvò significà .
Sarrà gnuranza 'a mia, mancanza 'e scola,
ma chi ll'ha 'ntiso maje annummenà .



potete ascoltarla in questo video anche per sentire la corretta pronuncia